Quando un prestito viene rifiutato, ci si può sentir dire, che la scelta di bocciatura della richiesta da parte della banca è da imputare ai dati riportati ‘in Crif’, che non mostrano una reputazione creditizia brillante. Da qui nascono numerose interpretazioni errate, che spingono a ritenere che la CRIF sia un mero elenco di persone accomunate da un giudizio negativo creditizio (come i cattivi pagatori).
In realtà la Crif è una società (tra le più grandi in Europa e la più grande in Italia), che si occupa della gestione di una banca dati, chiamata Eurisc, che riguarda i rapporti bancari e non solo (anche quelli legati alle principali utenze, di tipo assicurativo, o di altri servizi erogati da aziende aderenti).
Non è perciò iscritto in questo database solo chi ha delle sbavature di affidabilità (ritardati o mancati pagamenti), ma anche tutti coloro che hanno dei rapporti finanziari o che li hanno avuti (vedi anche Prestiti senza garanzie).
Ovviamente i clienti ‘virtuosi nei comportamenti’ sono registrati in appositi elenchi, mentre i cattivi pagatori vanno in una speciale black list da cui è possibile uscire, ad esempio, per decorrenza dei termini (quindi in modo automatico) o su richiesta (vedi anche Cancellazione Crif).
Per procedere all visura Crif ci sono tre canali principali, e svariati secondari. Il più diretto prevede l’invio dell’apposito modulo direttamente a Crif (invio e procedura che avvengono on line), che può essere usato anche per chiedere la modifica della propria posizione. L’altra via è quella della richiesta alla propria banca. In entrambi i casi vengono applicati normalmente dei costi. Per quanto riguarda Crif è di 4 euro se si è nel sistema, oppure 10 euro se non si risulta. In questo caso la tempistica è abbastanza lunga, di almeno 15 giorni (vedi anche Prestiti senza busta paga).
Con la banca si paga un costo forfettario (che può variare da banca a banca) e che richiede (per la presentazione del certificato al cliente) fino ad una settimana (ovviamente la banca per la consultazione ottiene le informazioni in tempo reale in modo telematico). Se si ha bisogno di avere notizie o certificati in tempi più veloci si può usare il servizio di Metti In Conto: massimo due giorni lavorativi, per ottenere anche dati sui protesti o sulla “valutazione creditizia”.
Anche in questo caso il servizio è a pagamento (35 euro) e, a differenza dell’altro servizio offerto in maniera diretta da Crif, la visura viene pagata in via anticipata (nell’altro caso entro 15 giorni dal ricevimento della documentazione).
Come canali secondari ci si può affidare a siti che offrono questo genere di servizio, anche se ottenere una visura gratis è un’impresa quasi disperata, proprio perché l’attività svolta dalla società che gestisce i dati è privata.
In molto casi però, avere le idee chiare sulla propria situazione creditizia prima di procedere alla richiesta di un prestito personale o finalizzato, è un ottimo investimento, che permette di apportare le eventuali ‘modifiche’ necessarie.