Il prestito tra privati negli ultimi 15 anni ha avuto una forte ascesa, complice anche la difficoltà del settore bancario e l’irrigidimento di procedure e criteri di valutazione per decidere se concedere o meno il finanziamento (non solo per i protestati e i cattivi pagatori ma anche per chi ha una situazione reddituale al limite).
Il social lending è una forma di crowdfunding che rientra sempre nel prestito tra privati, ma è rivolto a raccolte fondi di tipo ‘sociale’. Tra le piattaforme che si occupano di queste raccolte c’è la Sociallending Italia, una realtà italiana che ha sede nel Lazio, a Sora (Frosinone). Vediamo di cosa si tratta e che cosa offre.
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Partiamo da un discorso generale. Il crowdfunding è stato disciplinato in Italia nel 2017 con un intervento della Banca d’Italia. Si tratta di una modalità di raccolta di fondi tra privati. Ma attenzione! Tra i privati ci possono essere anche banche, istituti finanziari o società di investimento (come accade spesso per il settore immobiliare) che entrano pro quota come gli altri sostenitori.
La raccolta avviene tramite delle piattaforme on line che mettono in evidenza il motivo o il progetto alla base della raccolta e soprattutto permettono di interfacciare chi vuole raccogliere fondi e chi vuole fungere da ‘sostenitore’. Tra le varie tipologie di crowdfunding, il social lending è quello che, come accennato, è rivolto a progetti di carattere sociale. Può non essere previsto alcun compenso per la donazione.
Entriamo ora nel particolare della piattaforma italiana Sociallending. Si tratta di una società senza scopo di lucro che aiuta nella raccolta di fondi per la realizzazione di progetti di carattere sociale. Nella sezione Termini e Condizioni di utilizzo è specificato che il fatturato non deriva dalle commissioni per l’attività di intermediazione.
Per sostenere le spese legate allo svolgimento delle attività di sostegno procede con il tesseramento di soci (funziona in pratica come un’associazione). Tra le peculiarità c’è per esempio il fatto che la stessa società che gestisce la piattaforma ha attivato una campagna di raccolta fondi per sostenersi.
Ci sono comunque tre tipologie di sostegno e assistenza, che vanno dalla formula Full, a quella Medium fino alla Light. La scelta va fatta interfacciandosi con il team di Sociallending per capire quale alternativa sia più adatta al proprio progetto.
Se si ha un progetto di carattere sociale va presentato al team di Sociallending. Per farlo bisogna prima registrarsi come utente (si dovrà creare uno username e una password per fare il login e entrare nella parti del sito che non sono accessibili a utenti non registrati). Si presenta quindi il progetto e si attende una risposta sulla fattibilità oltre a consigli su come impostare la campagna di sensibilizzazione per la raccolta. Una volta raggiunto il punto di accordo si passa alla pubblicazione sul sito e alla diffusione tramite social networking.
Saranno rese note tutte le informazioni utili per i sostenitori riguardo al tipo di campagna con riferimenti ai seguenti punti:
Per quanto riguarda quest’ultima voce possiamo avere due alternative e cioè:
Nel primo caso si può chiudere la campagna anche prima della scadenza se raggiunto il goal.
Per quanto riguarda il sostenitore l’interazione è diretta e privata con chi presenta il progetto. Non ci sono quindi intermediazioni da parte di Sociallending e neppure particolari limitazioni su come e quanto investire nel progetto.
La sezione dei contatti prevede un form da compilare per essere ricontattati. Oppure un indirizzo e-mail: [email protected].