Le motivazioni per cui un prestito possa essere rifiutato sono numerose, per cui prima di riprovare a fare una richiesta con un’altra finanziaria o banca, è bene cercare di capirne le ragioni. Queste possono principalmente avere carattere reddituale o essere legate al “merito creditizio”. In entrambi i casi, per l’immediato futuro, ci può essere la necessità di apportare dei correttivi alla propria situazione.
Il credit scoring, che comprende anche le percentuali di reddito che possono essere impegnate da un prestito, varia da Istituto di credito ad un altro (Compass, Findomestic, Unicredit, ecc), per cui può succedere che la stessa richiesta, per pari importo, da uno venga considerata non procedibile mentre per un altro è fattibile.
A pesare, oltre alla consistenza del proprio reddito, ci sono anche le persone a carico e la presenza di altre forme di finanziamento (anche come garante o per un fido in rosso, ecc).
Quindi prima di procedere ad una richiesta di finanziamento è bene informarsi sulla possibilità di avvalersi di un garante, e chiedere qual è la percentuale che la società scelta generalmente applica. La cosa più sbagliata da fare è quella del “tentativo”, visto che una richiesta di prestito rifiutato rimane nel sistema per un mese.
Se la causa ostativa è da imputare al merito creditizio, allora immediatamente si pensa che la soluzione sia la cancellazione dalla Crif, ma a riguardo bisogna distinguere tre situazioni: merito positivo, merito negativo e nessun merito.
Infatti tra le banche dati della Crif c’è quella del merito positivo, che è un valido aiuto per ottenere i finanziamenti, in quanto le banche possono tracciare la storia e il comportamento di un potenziale cliente, vedendo che questi ha sempre pagato in modo puntuale (ovviamente questa non va mai cancellata dal sistema!).
Il problema si può avere nelle altre due ipotesi in quanto, se il merito è negativo (per ritardi o mancati pagamenti) bisogna prima provvedere a sanare la situazione. Se invece il merito non c’è perché una persona non ha mai richiesto un finanziamento, il prestito può essere rifiutato anche se apparentemente non ci sono delle motivazioni.
In questo caso, prima di riprovare a mandare avanti una nuova richiesta, è bene chiedere una carta di credito e iniziare ad usarla, così da cominciare a crearsi una buona reputazione.
In caso di rifiuto il creditore deve darne motivazione (la maggior parte dei casi dietro richiesta esplicita). Questa opportunità va sempre sfruttata così da modificare, con certezza, ciò che ne ha causato il rigetto.