Il contratto collettivo nazionale delle badanti ed in generale dei collaboratori domestici o di assistenza familiare (inquadrati sia in funzione del tipo di mansione svolta, del livello di competenze specifiche possedute, che del livello economico percepito), viene classificato in quelli di tipo dipendente.
Quindi da un punto di vista generale non ci sono grandi difficoltà ad ottenere dei prestiti per badanti, anche on line, tanto per le lavoratrici italiane che per quelle straniere, logicamente se la situazione pregressa sul piano dell’affidabilità (come reputazione creditizia) e se la situazione reddituale, lo permettono. Ci sono comunque delle differenze per quanto riguarda lo status di lavoratrici straniere e lavoratori stranieri a seconda che siano comunitari o extra comunitari.
Quello che le banche chiedono in modo univoco è la residenza in Italia, e di norma viene richiesta anche la titolarità di un conto corrente bancario (ci può essere qualche eccezione, come nel caso della Specialcash Postepay), oltre che la dimostrazione di un reddito ed un contratto di lavoro in corso.
Non ci sono limitazioni di età differenti rispetto ai lavoratori italiani, e per il solo caso degli extra comunitari sono richiesti, in più, i documenti legati al permesso di soggiorno (certificati, comunicazioni, stipula dell’apposito contratto o compilazione del modulo richiesto, ecc).
In primis ci sono quelli reddituali, ed è necessario che sia stato superato il periodo di prova indicato nel contratto stesso: busta paga, cud se si lavora già da diverso tempo, ecc. Poi ci sono quelli personali: codice fiscale e documento di identità. A volte può essere necessario presentare anche un garante, che dovrà presentare una documentazione analoga.