Per suddividere una spesa in più pagamenti di minore entità si può utilizzare il pagamento rateale. Si tratta di una pratica molto usata nel credito al consumo e che può essere ottenuta seguendo differenti percorsi. Ciò che accomuna qualsiasi sistema impiegato è che ciascuna rata sarà composta da una quota capitale (ovvero una ‘quota parte’ del costo o prezzo complessivo) più una quota interessi che viene pagata alla società che permette di avere questa dilazione di pagamento. Nel caso dei finanziamenti a tasso zero la quota interesse è semplicemente pari a zero e quindi la rata coinciderà con la quota capitale.
Il pagamento rateale oltre che per fare i propri acquisti può essere usato anche per affrontare ad esempio spese su sanzioni, rimborsi fiscali e bollette particolarmente onerose. In questi casi la rateizzazione va richiesta direttamente all’ente verso il quale abbiamo un debito in corso e prevede l’applicazione di interessi stabiliti dalle disposizioni di legge.
Focalizzando il discorso sul credito al consumo ci sono tre modalità che permettono di raggiungere questo obiettivo, ovvero la suddivisione di un costo senza l’applicazione di interessi:
Le differenze sono notevoli, vediamo per questo le caratteristiche principali delle varie alternative:
Un finanziamento a tasso zero è un prestito vero e proprio, che viene quindi annotato nel sistema bancario e che va a sottrarre disponibilità dall’esposizione debitoria. Normalmente il tasso zero è offerto all’interno di promozioni concesse periodicamente soprattutto nell’ambito della vendita di prodotti. Attenzione: per essere sicuri di trovarsi di fronte ad una vero tasso 0 è necessario controllare che sia il Tan che il Taeg risultino azzerati.
PagoDIL è una forma di rateizzazione che viene ottenuta comodamente con un bancomat o un libretto di assegni. Non si tratta di un vero finanziamento, ma di una dilazione di pagamento e non bisogna dimostrare di avere redditi per poter rimborsare le rate. Questa soluzione è a tasso zero reale e può essere utilizzata in tutti i negozi che hanno attiva la convenzione con Cofidis che eroga fattivamente il servizio.
Le cambiali utilizzate per un pagamento rateale lasciano abbastanza libertà nel decidere di non applicare interessi. Ovviamente si tratta di una possibilità concessa solitamente per tempi limitati o verso persone di fiducia e per questo risulta normalmente la strada meno praticabile.
Quando si ha un rimborso con il fisco, si devono pagare delle sanzioni anche con carattere locale (ad esempio comunali) oppure si hanno bollette di importo molto elevato, ricorrendo alcune ipotesi è possibile chiedere un pagamento rateale.
Nella maggioranza dei casi per poter raggiungere questo obiettivo bisogna dare prova di versare in condizioni economiche di “temporanea difficoltà”. Secondo le ultime normative (novembre 2017) è possibile arrivare fino a 72 rate od ancora fino a nel caso di situazioni particolarmente gravi. In caso di permanente difficoltà si può chiedere una proroga della rateizzazione.
Per ottenere la rateizzazione per prima cosa bisogna farne esplicita richiesta (usando i moduli specifici qualora siano previsti). I documenti da presentare possono variare ma in generale troviamo Isee, Cud, o altra documentazione che deve attestare che il contribuente non ha al momento la possibilità di effettuare il pagamento in una sola soluzione.
Il pagamento rateale con PagoDIL ha la particolarità di essere utilizzabile con un bancomat che serve per l’identificazione e il riconoscimento del conto corrente sul quale avviene l’addebito delle rid. Con una carta di credito è possibile invece rateizzare il proprio acquisto se si ha una funzione revolving attiva.
In alcuni casi questa può essere attivata anche in un secondo momento mentre in altri è già attiva in default. Esistono tantissime carte revolving (Mastercard, Visa ed anche American Express) ma bisogna fare grande attenzione ai tassi di interesse applicati che generalmente sono superiori a quelli di un classico finanziamento.
Ovviamente il limite delle carte revolving è dettato dal plafond disponibili, ma dall’altra parte non si devono affrontare particolari iter per vedere ogni pagamento rateale autorizzato. Non solo anche di fronte a dei colossi dell’e-commerce, come ad esempio Amazon, non è detto che sarà presente l’opzione di pagamento rateale tramite richiesta di un normale finanziamento e l’impiego di una carta revolving può permettere proprio di sopperire a questa mancanza.