Per Pace Fiscale si intende quell’insieme di misure adottate nel tempo dal governo per permettere ai contribuenti di mettersi in regola con il fisco in modo agevolato. Questi provvedimenti consentono di saldare debiti tributari e contributivi con condizioni più favorevoli, prevedendo la riduzione o l’eliminazione di sanzioni e interessi, così che il contribuente debba versare solo l’importo dovuto e le eventuali spese di riscossione.
L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un’opportunità a chi ha difficoltà economiche per regolarizzare la propria posizione; dall’altro, incentivare lo Stato a recuperare somme che altrimenti sarebbero di difficile riscossione.
Attualmente è in vigore la Rottamazione-Quater che riguarda i debiti fiscali e contributivi accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Nel seguente articolo analizzeremo nel dettaglio cosa prevede la Rottamazione Quater e le ultime novità introdotte nel 2025.
Indice
Per la Rottamazione Quater è stata scelta una soluzione semplificata rispetto alla precedente Rottamazione Ter, per cui la strada si è mostrata meno tortuosa in fase di approvazione. Di contro i tempi di ‘richiesta’ sono stati ridotti ai minimi termini.
Ancora una volta la ‘Pace Fiscale’ prevede la ‘Definizione Agevolata’ e lo Stralcio delle cartelle, a seconda del tipo e del periodo a cui si riferiscono i carichi pendenti con l’Agenzia delle Entrate. Cerchiamo di capire come procedere e chi può rientrare in queste due procedure.
Riguarda i debiti con il fisco che interessano il periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, compresi quelli inseriti in rottamazioni precedenti. Aderendo a questa procedura agevolata il contribuente può estinguere i debiti iscritti a ruolo senza sostenere gli interessi e le sanzioni, gli interessi di mora e la commissione detta ‘aggio’, ma solo l’importo originariamente dovuto e le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica di cartelle, avvisi bonari ed accertamenti con adesione, ecc. Fanno eccezione le sanzioni amministrative, per le quali l’agevolazione riguarda solo gli interessi, e l’aggio.
Gli importi potranno essere pagati:
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N.B. Bisogna aderire alla Definizione Agevolata entro il 30 aprile 2023 con una dichiarazione di adesione inviata per via telematica (la risposta arriverà entro il 30 giugno 2023).
Non tutti debiti possono rientrare nella Definizione Agevolata come ad esempio le multe non pagate a seguito delle condanne penali od ancora legate ad enti di previdenza privati, a meno che questi abbiano effettuato un’apposita comunicazione entro il 31 gennaio 2023. Tali Enti nel particolare sono:
La legge Bilancio 2023 ha stabilito che per i carichi fino a 1000 euro affidati all’Agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, relativi al periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 è applicato l’annullamento automatico. Tale importo, che può essere anche di un debito maggiore ma di cui si considera il debito residuo, è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Anche qui c’è un’eccezione per gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali per i quali:
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Attenzione! Gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali possono non applicare lo “Stralcio” comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.
I contribuenti che hanno aderito alla rottamazione-quater ma non sono riusciti a rispettare il piano di pagamento rateale quest’anno avranno una nuova opportunità per non perdere i vantaggi della definizione agevolata.
Grazie alla recente conversione in legge del Decreto Milleproroghe (L. 15/2025), sarà possibile essere riammessi alla procedura presentando una richiesta online entro il 30 aprile 2025. Questa possibilità riguarda chi aveva inoltrato la domanda entro il 30 giugno 2023 per la sanatoria di cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2022, ma è decaduto per mancato versamento di una delle prime sei rate previste.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà agli interessati, entro il 30 giugno 2025, l’importo complessivo da saldare e il dettaglio delle rate, sulle quali saranno applicati interessi del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023.
Per il momento, invece, non è prevista una nuova sanatoria per le cartelle esattoriali successive al 1° luglio 2022: la cosiddetta “Rottamazione-Quinquies” di cui si era tanto parlato non è stata inserita nei provvedimenti attuali, lasciando in sospeso le speranze di chi attende una nuova misura di Pace Fiscale con condizioni di pagamento ancora più agevolate. Tuttavia, il tema rimane al centro del dibattito politico, con possibili sviluppi nei prossimi mesi.
Ultimo aggiornamento: 28/02/2025