Il mutuo per liquidità è un prodotto di finanziamento che, al contrario dei mutui di acquisto di un immobile, presuppone già una casa di proprietà da mettere in garanzia. Quindi ha caratteristiche simili ai normali mutui ipotecari, a partire dal fatto che l’ipoteca rappresenterà comunque la garanzia principale. Simili anche le possibili durate dei piani di ammortamento.
Per quanto riguarda invece gli importi che si potranno ottenere e le percentuali “finanziabili” rispetto al valore dell’immobile messo in garanzia troviamo delle grandi differenze. Vediamo il discorso più in particolare.
Un mutuo di liquidità è un finanziamento di medio o lungo termine, che sfrutta una garanzia di tipo “reale”, ovvero l’ipoteca. E’ richiesta quindi la piena proprietà dell’immobile da mettere come garanzia e, generalmente, l’ipoteca dovrà essere di primo grado. La durata del piano di rimborso in media va dai 5 fino ad un massimo di 20 anni. Come accennato l’importo finanziabile, le percentuali di finanziamento, i tassi e le “finalità” per cui può essere concesso il mutuo, sono invece alquanto variabili tra le varie banche e vanno perciò considerate distintamente.
Nel particolare ci sono banche che richiedono che sia giustificato l’impiego della liquidità richiesta, altre che propongono mutui appositamente creati per la finalità “liquidità”, ed altre ancora che adattano semplicemente prodotti impiegati per altre finalità come l’acquisto, la surroga, la sostituzione e la ristrutturazione.
Ciò che rende comuni le scelte è invece l’applicazione di spread, e quindi di conseguenza di tassi finiti, più alti quando il motivo per cui si richiede il mutuo è quello di ottenere liquidità per affrontare altre spese.
Prima di vedere nello specifico le differenze che caratterizzano l’offerta di alcune tra le principali banche, è bene capire la differenza tra un mutuo di liquidità ed un prestito personale:
Può essere interessante confrontare la strategia e l’offerta che tre banche portano avanti quando si tratta del mutuo di liquidità. In particolare consideriamo quella di Bnl, di Unicredit e di Fineco.
La banca del gruppo Bnp Paribas non propone un mutuo creato ad hoc per permettere ai proprietari di ottenere liquidità su un proprio immobile. Tuttavia rendono adattabile il Mutuo Spensierato. Rispetto alle altre finalità la percentuale finanziabile massima è del 60% (rispetto al massimo dell’80%). Altra differenza si può avere sulle durate non arrivando a superare i 20 anni mentre per acquisto ad esempio si può arrivare fino a 40 anni di rimborso.
E’ interessante però notare che dal foglio informativo ufficiale (rilevazione fatta in data 22 gennaio 2018) non emerge la necessità di fornire dei giustificativi o dimostrazioni di spesa che giustificano la richiesta del mutuo di liquidità. Il tasso applicato è fisso.
Banca Unicredit propone il Mutuo Finalità Liquidità. Per questo prodotto, è subito bene precisare, che sono previste due casistiche per farne richiesta:
Il tasso applicato potrà essere a scelta fisso o variabile, mentre per la durata questa dovrà essere compresa tra i 5 ed i 10 anni. L’importo ottenibile deve essere compreso tra i 30 mila e i 250 mila euro. Il prodotto è dotato di varie opzioni che lo rendono più adattabile alla gestione, con:
Quindi la scelta di banca Unicredit è intermedia in quanto non si ha la creazione di un prodotto a parte, ma nemmeno un mero adattamento di mutui nati per finanziare l’acquisto o la ristrutturazione. La percentuale massima finanziabile è del 70% del valore periziato dell’immobile.
(Fonte: sito ufficiale Unicredit – Rilevazione fatta in data 22 gennaio 2018)
Con Fineco abbiamo un prodotto totalmente dedicato. Le durate tra cui poter scegliere saranno esclusivamente 10, 15 oppure 20 anni, mentre l’importo minimo ottenibile parte da 60 mila euro per arrivare, come somma massima fino a 500 mila euro. Tuttavia la percentuale del valore periziato sarà al massimo del 60%.
Il tasso è variabile o fisso. Inoltre questo, tra i tre mutui considerati, è l’unico per il quale la richiesta può essere portata avanti anche online, mentre con Unicredit e Bnl bisogna andare in filiale. Come plus c’è la proposta della polizza incendio e scoppio obbligatoria a carico di Fineco.
(Fonte: sito ufficiale Fineco – Rilevazione fatta in data 22 Gennaio 2018)