La cessione del quinto dello stipendio o della pensione rientra tra i prestiti personali. Detto questo per il suo funzionamento atipico nel rimborso è assistita e disciplinata da una legge specifica. La trattenuta della rata avviene infatti a monte sullo stipendio o sulla pensione con il coinvolgimento del datore di lavoro o dell’ente pensionistico per il suo rimborso. Quindi per prima cosa, se si ha bisogno di liquidità non finalizzata a un acquisto specifico, ci si deve interrogare se sia migliore la cessione del quinto o il prestito personale. Una volta fatta la scelta, si dovranno considerare alcuni aspetti per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
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Questa domanda va posta solo se si è nella reale condizione di scegliere, ovvero se si:
Se si è un lavoratore autonomo non si potrà infatti accedere alla cessione del quinto, mentre se si è un cattivo pagatore (e dipendente o pensionato) la cessione potrebbe essere l’unica alternativa percorribile. Da valutare inoltre il fatto che nella cessione c’è l’assicurazione obbligatoria con conseguente valutazione della compagnia assicurativa prima dell’erogazione del prestito. Un aspetto che rischia di rendere questa soluzione più onerosa (a meno che il costo non sia sostenuto dalla banca o dalla finanziaria direttamente) e soprattutto poco adatta in caso di richiedenti con seri problemi di salute.
Attenzione: bisogna sempre partire dal presupposto che è inutile spulciare una classifica del tipo “la migliore cessione del quinto del 2018” pensando di scegliere quella che occupa la prima posizione, per avere la certezza di aver trovato la soluzione ideale.
In generale, infatti, ciò che va bene per una persona, non è detto che vada bene allo stesso modo per un’altra. Questo discorso diventa ancora più importante quando abbiamo a che fare con il mondo dei finanziamenti, dove il tasso finito complessivo è determinato da tante voci che a loro volta sono condizionate da:
Ovviamente non bisogna rinunciare a cercare la migliore soluzione per la propria situazione specifica e per farlo bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti in particolare, che andiamo a valutare nei punti successivi:
Il Tan è il tasso annuale nominativo ed è quello che ottiene sempre maggiore risalto. Tuttavia chi rimborsa un finanziamento dovrebbe considerare maggiormente il Taeg che contempla non solo il tasso di interesse passivo ma anche le altre voci di costo applicate. Questo deve essere riportato nel modulo europeo IEBCC o SECCI. In quest’ottica può essere utile fare anche una comparazione tra il preventivo di un prestito personale ‘tradizionale’ e quello di una cessione del quinto, anche offerti dalla stessa banca. Se comunque si è orientati sulla cessione del quinto, bisogna confrontare più preventivi, di diverse banche e/o finanziarie (sempre per stesso importo e stessa durata).
N.B. Si deve tener presente che nel caso di una proposta a distanza (ad esempio il calcolo del preventivo online) si ha diritto lo stesso a un preventivo conforme alle disposizioni europee.
Altra cosa da fare è quella di vedere se il tasso proposto è in linea con quello medio delle altre società e se, soprattutto, è al di sotto dei tassi che trimestralmente la Banca d’Italia rende noti. Se la differenza da quest’ultimo valore è elevata la probabilità di trovarsi di fronte ad una buona soluzione aumenta, fermo la necessità di chiedere più preventivi come evidenziato nel punto precedente.
Quello di chiedere la copia del contratto in anticipo rispetto al momento della firma è un diritto, e non può essere subordinato al pagamento di alcun costo. Le condizioni che dovranno essere rispettate saranno solo quelle riportate nel contratto, comprese quelle specificate nelle clausole in fondo pagina. Quindi prima di firmare bisogna leggere tutto, ma proprio tutto quello che vi è scritto. Se poi capita di notare qualche aspetto che non piace, anche dopo la firma si ha un piccolo margine per ripensarci, il che viene esercitato con il diritto di recesso (si hanno però solo 14 giorni di tempo a decorrere dalla firma).
Firmare un contratto, con la mente già a valutare la possibilità di estinguere il prestito dopo qualche mese non è mai una buona idea, soprattutto nel caso della cessione del quinto. Infatti anche se il tasso applicato è fisso, così come le rate mensili, l’ammortamento applicato per il calcolo degli interessi è alla francese. E’ inoltre necessario considerare la penale di estinzione anticipata, che è pari al massimo all’1% se manca più di un anno al termine del finanziamento (0,50% se manca meno). La penale non si paga solo per importi inferiori a 10 mila euro. Inoltre bisogna fare attenzione anche al momento in cui si decide di estinguere in via anticipata. Se si è vicini alla scadenza la maggioranza degli interessi sono già stati quasi tutti rimborsati ed il risparmio si riduce notevolmente.
Per fare una ricerca più veloce, escludendo le proposte che non rientrano in un profilo specifico (che possiamo creare con l’uso del filtri), si possono usare anche i comparatori online che logicamente non hanno un database completo al 100 per cento delle varie proposte in commercio. Detto questo se si fa parte della pubblica amministrazione, oppure di un’azienda attiva nella stipula di convenzioni, la prima fase di ricerca andrebbe fatta partendo dalle società convenzionate.
Questo comunque non esclude la necessità di fare dei confronti anche con le banche esterne alle convenzioni, per poter dare un reale valore a quegli accordi.
Infine, quando possibile, si dovrebbe sempre sfruttare l’esperienza dei consulenti che spesso si occupano di questo tipo di prestito all’interno dell’organigramma dei vari istituti di credito come ad esempio nel caso della Cessione del quinto Unicredit o Credem.