A fine anno, nella fase di approvazione del bilancio, il governo inserisce sempre anche i tanto attesi incentivi statali. Ma cosa sono precisamente e quali sono quelli attivi nel 2023? Cerchiamo di fare chiarezza.
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Sono agevolazioni statali, proposte quasi sempre sotto forma di bonus, contributi o detrazioni fiscali, atte a motivare le famiglie e le imprese italiane ad effettuare determinate azioni (come acquistare una nuova auto, ristrutturare il proprio immobile, installare un depuratore domestico ecc.) allo scopo di migliorare l’efficienza energetica del Paese, ridurre l’inquinamento e sostenere i consumi.
Negli ultimi due anni (2021 e 2022) sono stati tanti gli incentivi statali che hanno catalizzato l’attenzione degli italiani e tanta è la curiosità per il 2023 appena iniziato, per il quale qualche anticipazione è già disponibile.
Com’è spesso accaduto, anche quest’anno in cima ai ‘bonus’ ci sono sia quelli per la mobilità, dove un ruolo speciale è riservato alle auto elettriche, sia quelli per le ristrutturazioni (che spesso coprono anche l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo). Approfondiamo quanto detto.
Gli incentivi statali per la mobilità sono strutturati per spingere il rinnovo del parco auto nazionale (incentivi con rottamazione) e per diffondere auto più ecologiche (anche senza rottamazione). La forma più usata è quella di bonus o di sconti, che permettono al fruitore di pagare l’auto nuova in misura ridotta, oppure di recuperare, in sede di dichiarazione dei redditi, una quota delle spese sostenute.
Ciò che varia di anno in anno sono i requisiti da possedere per accedere agli ecobonus e l’ammontare dei bonus stessi.
Anche per questo 2023 il bonus auto prevede degli ‘sconti’ che applica direttamente il concessionario al momento dell’acquisto. Gli importi che vengono scontati dipendono da vari fattori tra cui in primis le emissioni Co2 e il prezzo dei veicolo. I bonus per le auto elettriche od ibride sono inoltre compatibili con le iniziative interne dei vari concessionari.
Gli incentivi valgono per auto, moto scooter e ciclomotori ma per potervi accedere bisogna avere determinati requisiti:
Frequenti benefit anche per quanto riguarda la detrazione fiscale, per il leasing e le forme di ammortamento.
Per questo genere di incentivi statali bisogna guardare e valutare le condizioni anno per anno, data l’attitudine del legislatore di apportare modifiche, quasi annualmente, per rispondere alle necessità contingenti di breve periodo.
Nel 2023 la deduzione del canone di leasing vede tre percentuali:
Inoltre nel canone si devono scorporare gli interessi applicati sulla componente del ‘finanziamento’.
Il risparmio è generalmente interessante visto che si possono avere delle notevoli riduzioni di prezzo finale, anche nell’ordine di diverse migliaia di euro. Il limite è dato invece dal fatto che questi incentivi che lo stato riconosce al concessionario sono limitati allo stanziamento che viene fatto annualmente e il rischio è che si arrivi al suo esaurimento prima della fine dell’anno.
(Approfondimento incentivi auto)
Per quanto riguarda il cosiddetto ‘Bonus Casa’ il 31 dicembre doveva vedere la scomparsa dell’aliquota del 50% e del 65% per tornare a quella originaria (36%) accantonata momentaneamente da qualche anno, ma la situazione e le condizioni del mercato hanno portato ad una riconferma anche per il 2023. Più precisamente è stata mantenuta l’aliquota del 50% per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2023.
Il limite massimo di spesa detraibile è di 96 mila euro e il recupero delle spese avviene in 10 rate (quindi in 10 anni). Può essere però anche usato il credito d’imposta da cedere a chi offre la prestazione, ottenendo a monte lo sconto. Quindi rispetto agli ultimi anni sono pressoché rimaste immutate le condizioni legate all’importo massimo detraibile.
È stato confermato anche il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, con possibilità di recuperare in 10 anni il 50% delle spese sostenute per il mobilio o gli elettrodomestici ad alto risparmio, con il tetto massimo che dai 10 mila euro dell’anno scorso passa a 8 mila euro per il 2023 (N.B.per il solo 2021 era stato alzato a 16 mila euro). Per accedervi rimane fissa la condizione che l’acquisto debba essere inserito ‘in sede di ristrutturazione’.
Infine il Superbonus 110% non ha visto la sua fine ma una riorganizzazione con una riduzione dell’aliquota al 90%.
E’ possibile reperire tutte le informazioni utili sulle apposite pagine del sito ufficiale https://ecobonus.mise.gov.it/ e https://www.incentivi.gov.it/it/catalogo/ecobonus-2023.
Bisogna però rispettare tutte le indicazioni burocratiche, non solo per i documenti necessari, ma anche per la tipologia dei pagamenti (vedi anche Prestiti per ristrutturare casa).