Sul conto corrente BancoPosta, se si ha l’accredito di emolumenti, di vario genere, si può richiedere l’attivazione di una linea di credito, ovvero del fido BancoPosta. Si tratta di una forma di affidamento in conto concessa a tempo indeterminato e quindi soggetta a revoca da parte di Poste Italiane.
Funziona come una normale apertura di credito in conto, per cui il saldo del conto corrente BancoPosta a cui attingere sarà dato dalla disponibilità del conto stesso più la somma scelta e accordata come fido, fino all’esaurimento della sua capienza. Trattandosi di un fido, non prevede il rimborso a rate: i flussi di cassa dipendono semplicemente dalle entrate e dalle uscite sul conto stesso.
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La richiesta dell’attivazione del Fido BancoPosta è soggetta a una fase di valutazione (infatti può essere anche rifiutato), per cui ci sono dei tempi di attesa tra la richiesta ufficiale e l’eventuale approvazione. Proprio per questo non è una valida alternativa per i cattivi pagatori.
Non si hanno informazioni certe sui tempi di erogazione anche se nel sito ufficiale di BancoPosta viene specificato che il tutto avverrà in tempi brevi (possiamo quindi parlare di una sorta di prestito rapido).
E’ comunque da sottolineare che Poste Italiane per il fido funge da collocatore mentre l’istituto di credito ‘erogante’ è Deutsche Bank che si occuperà fattivamente di verificare la documentazione raccolta.
La somma massima di fido concessa è di circa una volta e mezza o al massimo il doppio dell’accredito disposto sul conto corrente aperto con Poste Italiane. In particolare ci sono tre limiti di importo:
Da questo schema sembra evidente che per accrediti sul c/c inferiori a 1000 euro (come ad esempio nel caso di uno stipendio di 750 euro) non ci siano possibilità di ottenere il fido.
I tassi applicati possono variare nel corso del tempo anche notevolmente e devono essere perciò valutati in base alle proprie esigenze al momento della richiesta.
A marzo 2022 i tassi applicati sono comunque i seguenti:
Fido BancoPosta importi | Commissione affidamento omnicompresiva | Tassi applicati (TAN) |
---|---|---|
1500 euro | 3,75 euro ovvero pari allo 0,25% | 8,9% |
3000 euro | 5,00 euro ovvero pari allo 0,17% | 8,9% |
5000 euro | 6,25 euro ovvero pari allo 0,13% | 8,9% |
Fonte: Sito ufficiale Poste Italiane – Data rilevazione: 16/03/2022
Quindi per quanto riguarda i tassi di interesse nominali, si ha un importo fissato all’8,90% per qualsiasi importo, ma che oscilla, come Taeg, da un 10,27% a un 9,76%. Gli interessi, calcolati solo sulle somme effettivamente utilizzate sul fido, vengono liquidati trimestralmente così come la commissione omnicoprensiva di affidamento (con liquidazione posticipata).
Al Taeg non contribuisce la parte dell’istruttoria per la quale non sono previste commissioni né fisse e né variabili.
In caso di ritardo nella liquidazione del pagamento, si applicano interessi di mora che vengono calcolati aggiungendo al tasso base il 2,5% in più.
Data rilevazione 16/03/2022 – Fonte: sito ufficiale Poste Italiane
Conviene il fido BancoPosta? A prescindere dalle recensioni disponibili in rete, sul sito di Poste Italiane si può fare una piccola simulazione sulle possibilità e sulle condizioni del fido. Questa ha carattere puramente indicativo ed anche per questo non necessita di registrazione.
Anche nel caso in cui si è titolari di un conto BancoPosta online (vedi anche Condizioni carte rateali BancoPosta), in ogni caso la richiesta di fido va fatta recandosi presso l’ufficio postale dove è avvenuta l’apertura del conto BancoPosta.
E’ comunque preferibile prendere un appuntamento utilizzando l’apposita funzione presente nell’area privata o telefonando al numero verde 800.00.33.22.
La richiesta del Fido BancoPosta, prevedendo l’accredito di emolumenti sul conto BancoPosta, può essere effettuata solo da coloro che sono:
Inoltre è necessario:
I documenti che bisogna portare con sé in modo da ridurre anche i tempi tecnici della richiesta stessa sono:
In alternativa ai primi due documenti è possibile impiegare anche la carta d’identità elettronica contenente il codice fiscale. Il personale dell’Ufficio postale può richiedere, a seconda delle differenti situazioni, anche altra documentazione che verrà specificata al momento e che potrebbe allungare leggermente i tempi di attivazione ed approvazione.
Attenzione: tra i documenti da presentare c’è anche il modulo con il quale si autorizza l’addebito degli interessi in conto corrente. Questa autorizzazione è puramente facoltativa e non inficia, in caso di diniego, la concessione del fido BancoPosta.
Se l’autorizzazione non viene data sarà il titolare del fido che dovrà provvedere al pagamento degli interessi dovuti alle scadenze indicate nel contratto. Ovviamente in caso di ritardi o disguidi aumentano le probabilità che il fido, concesso a “revoca”, possa essere di fatto revocato.
BancoPosta presenta una soluzione di fido anche per il business che prende il nome di Fido BancoPosta Affari. La disponibilità massima è evidenziata nella pagina dedicata del sito ufficiale di Poste Italiane in 5 mila euro. A differenza di una classica apertura di credito il rimborso avviene ‘a rate’ in base al piano di ammortamento scelto che può essere di 24, 30 o 36 mesi. Questa soluzione è accessibile sia alle ditte individuali che ai liberi professionisti.
Data rilevazione 16/03/2022 – Fonte: sito ufficiale Poste Italiane