Prima di affrontare le possibilità che si hanno di ottenere un consolidamento debiti con cessione del quinto, cerchiamo di capire meglio come funzioni questa modalità particolare di “ristrutturazione o riorganizzazione” dei propri debiti. Con la definizione di consolidamento debiti si intende un’operazione (che a volte viene ottenuta tramite l’assistenza di un consulente, un avvocato specializzato, ecc) tramite la quale si intende riorganizzare la propria esposizione debitoria, tramite la sottoscrizione di un finanziamento unico atto a “consolidare” tutti gli altri prestiti già in corso.
E’ quindi evidente che questo finanziamento debba presentare delle caratteristiche ben precise, per evitare il rifiuto da parte della banca o della società finanziaria interpellata.
Quando si domanda un prestito personale o finalizzato, la banca interpellata farà delle indagini, che da una parte servono per vedere se:
Infatti quando vengono fatte queste valutazioni, al reddito disponibile per il rimborso, verrà sottratto l’importo relativo a ciascuna rata già in corso. Quindi nel caso in cui fossero presenti già altri prestiti, il rischio che la propria disponibilità “di rimborso” sia compromessa è molto elevata.
Per non rischiare che ciò avvenga si hanno due possibili soluzioni:
Ora andiamo a vedere le differenze tra le due modalità, così da individuare quella che conviene maggiormente alla propria situazione.
Il consolidamento debiti senza cessione del quinto impone che venga richiesto un prestito specifico. Le varie banche, ed anche numerose finanziarie, propongono almeno un prodotto che risponde ai requisiti necessari al vero consolidamento debiti, con importi massimi richiedibili piuttosto elevati (si può arrivare anche prossimi alla soglia dei 100 mila euro, e comunque si è generalmente al di sopra di importi massimi sui 50 mila euro).
Questo tipo di finanziamento presenta le seguenti caratteristiche:
Tra i documenti che devono essere consegnati con la richiesta di finanziamento ci sono:
Una volta che la banca avrà preso in carico la pratica completa di tutta la documentazione, proporrà un finanziamento con una rata che non dovrà essere maggiore alla somma delle rate che si hanno già. Anzi lo scopo del consolidamento è quello di rendere il rimborso dei prestiti più sostenibile, per cui la rata dovrebbe essere inferiore a questa somma. Una volta trovata la giusta soluzione (anche allungando un pochino la durata per abbassare la rata, ma sostenendo un importo maggiore di interessi), allora la banca non erogherà la somma accordata al richiedente, ma si occuperà di estinguere anticipatamente tutti i prestiti presi in esame per il loro consolidamento.
A questo punto il richiedente avrà una sola rata e una sola banca finanziatrice. Nel caso in cui tra i prestiti da rimborsare anticipatamente ci fosse anche una cessione del quinto, allora si procederà allo stesso modo, visto che si tratta di un tipo di prestito che non incontra grandi limitazioni, se non per il rinnovo.
Per la concessione della cessione del quinto la banca interpellata (o la finanziaria) non entrerà nel merito del livello di indebitamento del richiedente. Infatti ottenendo una corsia preferenziale per il rimborso delle rate, vedere se il rapporto rata reddito del richiedente sia adeguato, rispetto ad altri debiti, è una perdita di tempo (unica eccezione si ha con i pignoramenti sullo stipendio, che seguono la stessa modalità di rimborso previste per le cessioni, ovvero le trattenute a monte dello stipendio).
Questa modalità fa sì che si possa richiedere la cessione del quinto per ottenere il consolidamento debiti, approfittando in più di una maggiore “flessibilità” per i rimborsi. L’iter sarà completamente differente nel caso di un consolidamento debiti con cessione del quinto, in quanto ci si dovrà occupare delle varie valutazioni in prima persona. Vediamo quello che si dovrebbe fare:
Il consolidamento debiti senza cessione del quinto è un prodotto specifico, che solleva da numerose incombenze. I tassi possono essere più elevati rispetto alle cessioni del quinto, ma bisogna considerare anche gli esborsi collegati all’assicurazione obbligatoria che non è invece prevista nel primo caso. Quindi in linea di principio rappresentano la soluzione più adatta. Tuttavia in alcuni casi la cessione del quinto è da preferire, specialmente se si ha bisogno di maggiore liquidità, rispetto a quella ottenibile con un normale consolidamento, o se si ha una situazione di reputazione incrinata da segnalazioni come cattivi pagatori, o se addirittura si rientra neo protestati.
In entrambi i casi, vista la necessità di valutare la convenienza in modo molto più complesso rispetto alla sola componente dei costi e dei tassi di interesse, può essere necessario comunque avvalersi dell’aiuto di un esperto o di un consulente dedicato.