Le ultime novità normative legate alla cessione del quinto risalgono a diversi anni fa anche se di tanto in tanto ci sono stati degli interventi atti a migliorare la tutela dei consumatori. Nella primavera del 2018 ad esempio si segnala l’intervento del governatore della Banca d’Italia che ha evidenziato come sulla cessione del quinto sia urgente un intervento perché i destinatari di questa tipologia di finanziamento vengano maggiormente tutelati. Un discorso che almeno sulla carta potrebbe sembrare superfluo, dal momento che si tratta di un prestito disciplinato in modo ampio e dettagliato proprio da un’apposita legge (e successive modifiche e regolamenti attuativi).
Tuttavia quando si sta valutando una richiesta di cessione del quinto, soprattutto se è considerata “urgente” per risolvere delle problematiche economiche, bisogna fare molta attenzione ai costi iniziali e ai tassi applicati dalla banca o dalla società alla quale ci si rivolge. Urgenza o meno la procedura dovrebbe passare sempre per una prima richiesta di più preventivi (e successiva comparazione tra di loro). Solo in questo modo è possibile infatti fare una scelta consapevole.
Ciò che rende la cessione del quinto un finanziamento molto richiesto dai lavoratori dipendenti e pensionati (che hanno logicamente tutti i requisiti necessari richiesti), è l’assenza di garanzie da presentare all’istituto di credito in quanto la principale garanzia sarà costituita dallo stipendio (o dalla pensione) attraverso cui avverrà a monte il rimborso. Questo coinvolge ‘in prima persona’ il datore di lavoro (o ente pensionistico) e permette la concessione della cessione anche a cattivi pagatori e protestati.
Ciò nonostante inserire la cessione fra i finanziamenti veloci, per capirci quelli che possono essere concessi al massimo in 48 ore (approfondimento: Prestiti 48 ore), è probabilmente sbagliato: la modalità di approvazione di una cessione del quinto va incontro a tempi abbastanza lunghi. Infatti l’istituto di credito erogante deve avere il tempo di valutare la solidità dell’azienda per la quale lavora il richiedente. A questo si aggiunge la necessità dell’approvazione della compagnia assicurativa che deve dare l’ok per la copertura assicurativa obbligatoria con questo tipo di finanziamento.
N.B. Se anche la finanziaria arriva al parere positivo, ma manca ancora quello dell’assicurazione, la pratica non avanza.
Spesso si sente parlare delle cessioni del quinto convenzionate frutto di accordi tra aziende medio-grandi e specifiche banche o finanziarie. Anche in questo caso non possiamo parlare di una soluzione “urgente”, ma di contro si possono ridurre alcune tempistiche come quelle legate alla situazione economica del datore di lavoro, che viene vagliata a monte proprio attraverso il ‘via libera’ alla convenzione. Stesso discorso per la documentazione relativa all’azienda che è già disponibile, così come l’accesso a rapporti più diretti e fluidi con gli uffici che amministrano il personale e la contabilità. Tuttavia rimangono i tempi legati alla componente assicurativa che è sempre “personale” e quindi segue un iter a sé, estraneo al discorso dei vantaggi legati alla convenzione.
Un discorso parzialmente diverso vale per la cessione del quinto convenzionata Inps. I pensionati che si affidano a queste forme di cessione del quinto hanno innanzitutto accesso a condizioni migliorative certe determinate da un regolamento a cui gli istituti di credito convenzionati devono sottostare. Inoltre si velocizza la parte della certificazione della quota cedibile, in quanto le società convenzionate con l’Inps hanno accesso diretto alla banca dati con possibilità di estrapolare questo tipo di documentazione. Ovviamente rimane ancora una volta la questione della valutazione da parte della compagnia di assicurazione, i cui tempi dipendono da tantissimi fattori.
Se si ha bisogno di liquidità, e si è alla ricerca di una cessione del quinto urgente, allora difficilmente si otterrà con questa tipologia di finanziamento la soluzione adatta. Per non trovarsi in difficoltà davanti a spese impellenti si hanno due alternative:
Tale soluzione permette di opzionare, per un certo periodo di tempo, la richiesta di una somma a condizioni predefinite, avendo già un parere positivo per la concessione di un eventuale prestito. Nel momento in cui si ha la necessità, con richiesta apposita si attiva il trasferimento di denaro e l’eventuale contratto.
Per fare un esempio pratico menzioniamo Creditexpress Easy, il prestito pre-valutato destinato ai correntisti di Banca UniCredit che permette di ottenere tra i mille e 5 mila euro. In caso di esito positivo della prevalutazione la richiesta avverrà direttamente tramite App da device mobile (iOS o Android) con il conseguente accredito dell’importo richiesto quasi in tempo reale su conto corrente.
(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 11 ottobre 2018)
Da sconsigliare in caso di estrema urgenza anche l’anticipo della cessione del quinto. Anche qualora infatti venga concesso dalla finanziaria o banca prescelta porterebbe infatti ad una riduzione relativa delle tempistiche di erogazione (vengono generalmente indicate intorno alle 2 settimane). E’ infatti necessario che l’istituto di credito svolga gli adeguati controlli già indicati nel corso dell’articolo rivolti in primis alla ‘solidità’ finanziaria del datore di lavoro. Ricordiamo che, nel caso si voglia intraprendere questa strada, si avrà diritto ad un anticipo pari a max 70% dell’importo richiesto con la cessione. (Fonte: Banca IBL – Data: 11 ottobre 2018).