Il bonus famiglia è stato più volte annunciato negli anni passati (nel 2014 e soprattutto nel 2015), ma sembra che prima del 2017 non troverà la sua concreta realizzazione. Le certezze sono ancora poche, ma sembra che il governo sia certo di almeno una cosa: il fondo stanziato non dovrebbe superare i 400 milioni di euro e il beneficio spetterà alle famiglie numerose, che abbiano bisogno di sostegno economico. Ma quali sono gli orientamenti più probabili che a breve (prossima legge di stabilità) dovrebbero trovare realizzazione?
Fino ad ora nelle sue intenzioni il governo ha sempre parlato di famiglia numerosa, senza mai scendere nei dettagli di un numero. E’ praticamente sicuro che ci rientreranno i nuclei con almeno tre figli, ma viste le difficoltà economiche legate al superamento del figlio unico (e il desiderio ma anche la necessità del governo di ridare spinta alle nascite), molto probabilmente si parla di attribuire l’assegno alle famiglie che abbiano almeno due figli.
Altro aspetto ancora da chiarire, ma che ha trovato in parte delle risposte è quello della platea di beneficiari (vedi anche Prestiti per disoccupati). Sicuramente sarebbero esclusi quelli che già usufruiscono di altre forme di assistenza, come ad esempio i nuclei in povertà assoluta con Isee al di sotto dei 3 mila euro. Il bonus dovrebbe perciò riferirsi alle famiglie che si trovano in disagio economico ma non in totale povertà. A riguardo ancora non ci sono indicazioni chiare sul livello di Isee (che rimarrebbe ancora il parametro di riferimento reale) che verrebbe accettato per beneficiare degli aiuti.
Il bonus famiglia non va confuso con il bonus bebè, che continuerà a funzionare in modo autonomo. Consisterebbe comunque in un assegno (ancora non è stato specificato se di tipo mensile o annuale), che verrebbe pagato secondo quanto disporrà il relativo regolamento attuativo. Sull’entità non ci sono indiscrezioni, e solo una volta che sarà indicato il valore Isee entro il quale si potrà beneficiarne, sarà possibile stimare la platea dei possibili beneficiari e di conseguenza anche l’importo dell’assegno che potrebbe essere incassato.