Nel caso dell’ascesa che l’assicurazione auto a rate ha rapidamente effettuato, parlare di moda sarebbe oltremodo inopportuno, trattandosi di una vera e propria necessità verificatasi in un periodo particolare in cui da una parte c’è stato un deterioramento del potere di acquisto e dall’altra un aumento esponenziale del costo della Rc auto (spinta negli ultimi anni anche dalla riorganizzazione dei massimali voluti dalla legge).
In senso assoluto quando si parla di assicurazione auto a rate il pagamento del premio assicurativo viene effettuato mensilmente (con una dilazione pari ad almeno 10 rate) andando perciò oltre alle forme più note e comuni, come il pagamento semestrale del premio, con l’aggiunta di un piccolo surplus (oppure di tipo trimestrale, ecc).
I soggetti coinvolti sono sempre tre: la compagnia di assicurazione, l’assicurato e una banca o finanziaria. Normalmente la compagnia di assicurazione e la finanziaria fanno un accordo che coinvolge una carta di credito con funzione revolving, oppure stabiliscono delle condizioni non troppo onerose in qualità di interessi.
In alcuni casi a titolo promozionale può essere data la possibilità di frazionare il premio in 10 rate mensili, come ha fatto Unipol, oppure introdurre un prodotto ad hoc nel proprio portafoglio come ha fatto Unicredit con Guida protetta.
La differenza tra Unipol e il prodotto di Unicredit emerge in modo evidente se si fa riferimento ai soggetti coinvolti (Unipol Banca e Unipol assicurazioni per la prima e Unicredit e Allianz per la seconda), e soprattutto se si considera il fatto che Unicredit propone il suo prodotto, con rateizzazione a tasso zero grazie all’apposito finanziamento Creditexpress quick Motor.
Soprattutto nel caso dell’offerta Guida Protetta si può provare un po di scetticismo, dato che nessuno, tanto meno le banche, regalano nulla, e in un certo senso è vero, poiché si tratta di un’occasione rivolta solo ai clienti Unicredit che abbiano alcuni requisiti (titolarità di un conto corrente o di una prepagata Genius).
Tuttavia rappresenta un indubbio vantaggio. Trattandosi di un finanziamento però, che copre nell’immediato il premio annuale, richiede una fase di istruttoria e di valutazione della richiesta, per cui non ci si può ridurre all’ultimo momento per farne richiesta e soprattutto non può essere concesso senza busta paga o almeno un reddito dimostrabile (vedi anche Prestiti senza busta paga).