Cessione del quinto per Forze Armate: consigli utili

Le possibilità di scelta nel caso della richiesta di una cessione del quinto da parte di appartenenti alle forze armate comprendono tanto i prodotti agevolati previsti da specifici regolamenti (come i Prestiti Pluriennali diretti e indiretti) quanto quelli di banche e finanziarie che riservano tassi e costi minori in virtù di convenzioni.

Inoltre i dipendenti delle Forze Armate, essendo dipendenti statali, possono anche accedere alle cessioni del quinto riservate ai dipendenti pubblici, che tendono anche in questo caso a prevedere tassi più contenuti e importi più elevati rispetto a quelli riservati ai dipendenti privati. Ricordiamo comunque che all’interno delle Forze Armate risultano conglobati numerosi comparti alquanto eterogenei tra di loro e cioè:

  • Aeronautica Militare;
  • Arma dei Carabinieri;
  • Esercito Italiano;
  • Guardia di Finanza;
  • Marina Militare;
  • Polizia Locale;
  • Polizia di Stato.

Come cambiano i requisiti tra le varie alternative?

Per accedere ad alcuni prodotti non è sufficiente essere un membro delle forze armate, ma bisogna possedere alcuni requisiti in più. Vediamo l’esempio di due alternative.

Prestiti Pluriennali diretti e garantiti

Bisogna essere iscritti al fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 4 anni e poter dimostrare di avere versato i relativi contributi (che sono trattenuti a monte sulla busta paga). Solo alcune categorie vedono questi tempi dimezzati (si tratta di invalidi sul lavoro, medaglie al valore, ecc).

forze armate
Convenzioni

Bisogna rientrare nella specifica convenzione. Le forze armate comprendono infatti vari ‘comparti’ che non necessariamente sono militari. Proprio per questo innanzitutto si dovrà vedere se la convenzione è per esempio stata stipulata con il Ministero dell’Interno o della Difesa. Inoltre per le convenzioni minori può anche capitare che sia circoscritta solo ad una caserma o ad un commissariato, del quale bisogna fare necessariamente parte.

Per alcuni prodotti bisogna aver maturato un’anzianità minima nel ruolo, ma quando presente questa clausola deve essere ben specificata (spesso si richiedono almeno 3 anni di anzianità in un impiego statale, ma altre società abbassano il limite anche fino a un minimo di 3 mesi). Certo è che un neoassunto, anche nel caso delle Forze Armate, difficilmente riuscirà a richiedere una cessione del quinto, e avrà problemi anche con altri tipi di finanziamento.

N.B. In generale l’accesso è aperto tanto a chi è ancora in servizio che a chi è ormai pensionato. In più per alcuni prodotti l’estensione delle agevolazioni va anche a congiunti e familiari stretti (normalmente coniuge, figli e genitori).

nave

In cosa consistono le agevolazioni?

Per agevolazioni si intendono generalmente condizioni migliorative di alcune condizioni economiche come ad esempio:

  • i tassi applicati;
  • le spese accessorie (come incasso rata e comunicazioni periodiche);
  • i costi di istruttoria.

Per i tassi si ha l’applicazione di percentuali più basse rispetto alla media dei dipendenti, mentre i costi accessori normalmente vengono azzerati. Invece l’eventuale quota di assicurazione obbligatoria pagata dalla banca o dalla finanziaria non rientra tra le vere e proprie agevolazioni che possiamo considerare distintive di una convenzione, dato che varie società offrono questo vantaggio anche ad altre categorie.

Quali sono le modalità di accesso?

La regola generale è che ci si deve rivolgere al referente di quella convenzione o di quel prodotto. Quindi nel caso del Prestito Pluriennale bisogna partire dalla propria amministrazione, che dovrà tra le altre cose rilasciare l’attestato di servizio. Se poi si procede con quello diretto allora si prosegue per via telematica sempre con l’assistenza della propria amministrazione.

Nel caso dei prestiti pluriennali garantiti invece ci si deve poi rivolgere ad una banca o finanziaria che ha firmato specifici accordi, ma anche in questo caso il passaggio che viene dopo vede un colloquio costante tra società e amministrazione.

Per quanto riguarda gli altri tipi di convenzione bisogna distinguere tra quelle nazionali e quelle con carattere più circoscritto. Le convenzioni nazionali permettono infatti di rivolgersi alle banche che hanno aderito o proposto convenzioni su tutto il territorio. In tal caso basterà andare in una filiale o agenzia e qualificarsi come membro delle forze armate.

Le convenzioni con carattere locale possono invece essere utilizzate solo rivolgendosi al referente della convenzione, seguendo le modalità di contatto che devono essere riportate nella stessa convenzione.

In entrambi i casi le convenzioni potranno essere mirate in esclusiva al comparto di appartenenza oppure potranno essere rivolte alle Forze Armate in toto od ancora ai dipendenti pubblici in generale.

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Documenti necessari per la richiesta

Per aderire a una convenzione bisogna per prima cosa dimostrare che si rientra tra gli aventi diritto (approfondimento: Prestiti forze armate). Se per esempio è rivolta all’arma dei carabinieri è sufficiente poter esibire il documento distintivo. Invece come documenti generici troviamo:

  • un documento di identità (come la carta d’identità, il passaporto, ecc);
  • attestato di servizio;
  • il codice fiscale o la tessera sanitaria;
  • un documento di reddito (ovvero la busta paga per i dipendenti, e il cedolino pensione per i pensionati);
  • la Certificazione Unica, dove sono reperibili i dati inerenti alla retribuzione annuale lorda e netta e il TFR maturato.

N.B. La lista dei documenti richiesta può variare in funzione del livello di coinvolgimento dell’amministrazione e per questo potrà essere anche comunicata in modo diretto alla banca o finanziaria scelta.