I dipendenti statali possono ottenere dei prodotti finanziari a condizioni agevolate in virtù di convenzioni (spesso con rinnovo annuale) o di iniziative di società e gruppi bancari, con prodotti creati ad hoc. A queste agevolazioni si aggiungono poi quelle statali con i cosiddetti prestiti Inps.
Se si è alla ricerca di prestiti per i Vigili del Fuoco, si possono quindi percorrere tutte e quattro queste strade.
La categoria delle convenzioni per i Vigili del Fuoco è molto ampia ed abbraccia varie possibilità:
Le condizioni agevolate previste dalle convenzioni possono essere molto diverse tra loro. Non solo, bisogna tener presente che normalmente una convenzione è annuale con rinnovo (questo può creare qualche difficoltà nell’accesso verso fine anno e inizio anno nuovo) e che quindi le condizioni economiche possono variare nel tempo.
Ci sono convenzioni che hanno carattere nazionale (quindi è sufficiente rivolgersi alla banca firmataria della convenzione, presso qualsiasi filiale) e quelle con carattere locale. Qui bisogna rivolgersi solo al referente della convenzione che indirizzerà il richiedente verso le filiali e/o agenzie coinvolte.
Il valore aggiunto dal punto di vista economico consiste in uno sconto che può riguardare il tasso di interesse e/o i costi accessori. In quest’ottica è essenziale procedere alla richiesta di più preventivi in modo da selezionare la proposta più adatta alle proprie necessità ricordando che la bontà di una convenzione dipende soprattutto dalla forza contrattuale di una delle due parti coinvolte negli accordi.
Come dipendenti dello Stato, coloro che hanno i requisiti necessari possono prendere in valutazione anche i prestiti Inps. Questi permettono di contare su tassi contenuti e modalità di accesso telematico senza la necessità di muoversi per ottenere più preventivi da parte di differenti società.
Tra le varie alternative presenti possiamo avere il Piccolo Prestito ed i Prestiti Pluriennali, a loro volta suddivisibili in quelli diretti (erogati direttamente dall’Ente) oppure garantiti. In tutti e tre i casi non è sufficiente essere dipendenti statali (nel nostro caso Vigili del Fuoco) è infatti essenziale essere iscritti alla Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. La modalità di rimborso è la trattenuta a monte dallo stipendio o dalla pensione.
Anche se la categoria dei prestiti comprende varie tipologie di prodotti, nel fare i confronti bisognerebbe guardare soprattutto alla cessione del quinto per i dipendenti statali, perché da un lato generalmente tale forma di finanziamento segue un iter molto tranquillo, dall’altro perché banche e finanziarie riservano ai dipendenti pubblici tassi più bassi rispetto a quelli applicati alle altre categorie. Tale scelta è legata alla solidità del datore di lavoro che è un’amministrazione statale e non rischia il fallimento o procedure concorsuali. Inoltre anche il tetto massimo della somma richiedibile tende ad essere più elevato.
Ciò che può cambiare a livello di costi è invece la polizza caso morte che va sottoscritta obbligatoriamente, in quanto il premio di rischio può essere adeguato ai maggiori rischi che il tipo di lavoro in questione potrebbe portare.
I dipendenti pubblici sono anche coloro che con minori difficoltà rispetto a quelli privati possono accedere alla cessione del doppio quinto. Spesso le banche o le finanziarie che prevedono una convenzione per la cessione, offrono anche condizioni agevolate per quanto riguarda il prestito con delega. Se così non fosse si può sempre cercare presso un’altra società, limitando almeno in principio la ricerca tra quelle che risultano firmatarie di altre convenzioni.