Un elettrodomestico che si rompe, un guasto alla macchina o una qualsiasi urgenza simile sono imprevisti che possono capitare a chiunque. In tutti questi casi la ricerca di piccoli prestiti veloci senza garanzie può diventare una necessità.
Ma quali possibilità ci sono di trovare una soluzione adeguata ad una reale e concreta necessità?
Per prima cosa dobbiamo capire bene che cosa intendiamo per ‘prestiti veloci’ e per ‘senza garanzie’.
Innanzitutto nell’ambito dei finanziamenti una risposta veloce rientra generalmente in una tempistica di almeno 48 ore, per cui pensare a soluzioni che si concludano in modo felice in poche ore (o nell’arco di una giornata) è abbastanza difficile. Nella maggior parte dei casi non ci sono infatti i tempi tecnici per riuscire ad istruire la pratica, valutarla, dare il responso e provvedere al versamento della somma, se accordata.
I piccoli prestiti concedono somme modeste, che possono essere per alcune realtà bancarie intorno ai 1000 o 1500 euro, per altre al massimo 3 mila euro e per altre ancora fino a 5 mila euro. Quindi sugli importi che rendono ‘piccolo’ un prestito non c’è uno schema o una regola che vale per tutti, ma si parla di somme che generalmente non superano il tetto dei 5 mila euro, a meno che non si usi come parametro lo stipendio netto del richiedente. Un esempio di questo tipo è rappresentato dal Piccolo Prestito NoiPa, dove in funzione della durata si può arrivare fino a 4 volte lo stipendio netto, superando quindi anche la soglia media dei 5 mila euro.
Fatta questa premessa dobbiamo ora capire che cosa si intende per prestiti ‘con o senza garanzie’. Spesso infatti si pensa che le garanzie debbano essere ‘materiali’, o che si debba pensare ad un garante, quindi a garanzie esterne. Nella realtà però non è così, i prestiti personali ed anche quelli finalizzati (soprattutto quando si rimane sul credito al consumo) richiedono infatti sempre una forma di garanzia che è rappresentata dal reddito. Questo non deve per forza essere rappresentata dalla busta paga ma deve essere dimostrabile nelle forme richieste dalla banca o finanziaria concedente (discorso che vale anche per le richieste che vengono fatte interamente online). Quindi in senso assoluto non esistono prestiti senza garanzie.
Detto questo se si intende con l’assenza delle garanzie il fatto di poter procedere alla richiesta senza reddito, senza cercare coobbligati, garanti o presentare altre tipologie di garanzie, allora non si hanno possibilità di arrivare ad una risposta positiva. Anche nel caso di un prestito con pegno si ha una garanzia reale proprio con il bene che viene impegnato.
Nelle ipotesi che riportiamo di seguito intenderemo perciò le situazioni in cui si richiede il prestito volendosi basare solo sulla garanzia che può offrire il proprio reddito (sia da lavoro dipendente, che pensionato o lavoro autonomo).
Prestiti personali
La soluzione più classica è rappresentata dai prestiti personali che però come tempistica richiedono generalmente circa 48 ore dalla presentazione di tutta la documentazione. Ci possono essere varie cause che possono far slittare i tempi, per cui il consiglio è quello di presentare tutti i documenti preparati in precedenza in base alle indicazioni del consulente o dell’operatore di una filiale. Questi devono essere ben leggibili e nelle forme richieste (se la richiesta viene fatta on line nel formato richiesto dal sistema stesso, che sia doc, pdf, o Jpeg per le immagini).
Bisogna monitorare continuamente lo stato di avanzamento della pratica o informarsi sulle modalità che ci sono concesse per aggiungere qualche informazione mancante o poco chiara. In alcuni casi la richiesta di finanziamento è collegata al possesso di una carta ricaricabile, come nel caso della Postepay, ma non si deve credere che basti questo, infatti se si vedono i documenti necessari si nota che sono richiesti proprio i documenti attestanti il reddito.
Finanziamenti pre-valutati
Nell’ambito della macrocategoria precedente troviamo anche le pre-valutazioni, che si possono poi concretizzare in veri e propri prestiti personali o in fidi bancari. In entrambi i casi la banca farà un’istruttoria per vedere se ci sono le condizioni per concedere quanto richiesto (sia come requisiti oggettivi che soggettivi) e solo se valuta il merito creditizio sufficiente potrà mettere le somme richieste a disposizione.
Nel caso dei prestiti pre-valutati si ottiene un prestito personale a tutti gli effetti, il cui importo viene usato anche in modo frazionato a richiesta, così come avviene per le linee di credito revolving. In entrambi i casi ci troviamo davanti a soluzioni che, una volta concesse, non solo sono veloci, ma risultano addirittura istantanee: si ottiene ciò di cui si ha bisogno nel momento stesso in cui vi si accede.
Prestiti finalizzati
Nel caso dei prestiti finalizzati i tempi di risposta variano a seconda che la richiesta venga fatta in negozio oppure online: nel negozio le risposte possono arrivare nell’arco di decine di minuti, entro l’ora al massimo. Se invece si provvede online ci possono volere anche uno o più giorni, perché sono differenti i canali di comunicazione e solo in negozio si viaggia su canali preferenziali.
Credito Revolving
Poi ci sono le linee di credito revolving, che funzionano come le carte di credito con rateizzazione ed a volte possono essere collegate ad esse. Per ottenere una linea di credito bisogna fare una richiesta in tempi precedenti a quello del bisogno o dell’urgenza e poi vi si attinge quando se ne ha il bisogno per la somma che serve. L’unico problema è che generalmente parliamo di somme contenute (come nel caso del Minicredito di Compasspayche arriva a 1500 euro).