Banche convenzionate Inps: non solo cessione del quinto

Nel 2012 l’Inps ha assorbito altri due enti: l’Inpdap e l’Enpals. Da questo accorpamento sono scaturite maggiori funzioni in capo al “nuovo” ente, che si è trovato come protagonista di una lunga serie di servizi accessori. Tra questi troviamo i Prestiti Pluriennali Inpdap (sia diretti che indiretti) ed il Piccolo Prestito Inpdap. Tra le tipologie di finanziamento troviamo anche la cessione del quinto per pensionati (il cosiddetto Prestito in Convenzione INPS) erogata tramite banche convenzionate Inps, e la gestione degli ex voucher lavoro. Questi ultimi nel 2017 sono stati prima abrogati e poi trasformati nel cosiddetto contratto ‘PrestO’ che però presenta requisiti e modalità di utilizzo molto più complicati dei buoni lavoro precedenti.

Per quanto riguarda le convenzioni, nel 2024 il numero di banche convenzionate con l’Inps, in virtù della molteplicità di prestiti erogati in modo diretto e indiretto, è cresciuto ulteriormente.

Indice

Quando ci sono le convenzioni?

Ricordiamo innanzitutto che l’Inps eroga direttamente solamente i Prestiti Pluriennali Diretti e i Piccoli Prestiti, in quanto qui l’erogazione avviene attingendo ad un apposito fondo, che a sua volta viene creato tramite i contributi degli iscritti alla Gestione Unitaria istituita presso l’ex-Inpdap.

Questi tipi di prestito sono concessi solamente se si è un dipendente o pensionato pubblico e se si è iscritti al suddetto Fondo della Gestione Unitaria da un certo lasso di tempo (2 o 4 anni a seconda di specifiche situazioni).

Per l’erogazione dei Prestiti Pluriennali Garantiti (per i quali sono previste le stesse condizioni minime e requisiti indicati per quelli pluriennali diretti) è necessario invece l’intervento di una banca convenzionata con l’Inps. In questo modo sono garantite condizioni agevolate che tuttavia differiscono tra una banca e l’altra (vedi anche cessione del quinto Inpdap).

In entrambi i casi possono accedere ai Prestiti Pluriennali (diretti e indiretti o garantiti) solo i dipendenti pubblici. Per quelli privati l’accesso ai finanziamenti erogati in modo agevolato per intercessione o intervento dell’Inps è possibile solo se si è parenti di un dipendente pubblico che ha questo diritto (normalmente coniugi, genitori o figli come grano di parentela e legame familiare).

Infine ci sono i prestiti destinati ai soli pensionati sotto forma di cessione del quinto ‘classica’.

Convenzioni per pensionati

Focalizziamoci ora proprio su quest’ultimo punto. Nel 2005, quando per le cessioni del quinto la possibilità di accesso fu estesa anche ai pensionati, l’Inps ha infatti scelto di fare una serie di convenzioni per offrire condizioni “agevolate” o più facilmente sostenibili.

Questi prestiti offrono condizioni molto diverse tra loro, sia per l’età massima del pensionato che può richiedere la cessione del quinto (da una media di 75 anni, agli 85 anni di Unicredit fino ai 90 anni di Bnl), che per i tassi applicati. In alcuni casi la banca si fa carico del premio assicurativo il che spesso li rende ancora più convenienti.

Nel caso della cessione del quinto per pensionati, la possibilità di potersi rivolgere alle banche convenzionate vale tanto per gli ex dipendenti pubblici che per gli ex dipendenti privati o ex autonomi. In sostanza lo status di pensionato assorbe tutte le precedenti esperienze lavorative, livellandone i requisiti minimi necessari.

Ovviamente un ex dipendente Inpdap che prosegue nella contribuzione al Fondo della Gestione Unitaria potrà scegliere ogni possibile opzione: cessione del quinto in convenzione con le banche, i Prestiti Pluriennali Garantiti e Diretti.

Elenco banche convenzionate

L’elenco ufficiale è presente sul sito dell’Inps. Nel passaggio dal 2023 al 2024, tra conferme e new entry, la lista (tra banche e finanziarie) è molto ampia. Vediamone insieme alcuni esempi all’8 gennaio 2024:

Non hanno invece riconfermato la propria adesione per il 2024 sia Consel che Fineco Bank.

A puro titolo informativo si riporta che Unicredit ha aderito anche all’Accordo quadro per l’accesso al finanziamento dell’anticipo del Tfs.

Come conoscere con certezza le banche che hanno convenzioni attive?

Purtroppo non sempre il sito dell’Inps viene aggiornato in tempi simultanei ai possibili cambiamenti delle banche che sono in convenzione con l’ente. Per conoscere con esattezza se le banche che interessano (o che sono più vicine da raggiungere) hanno in corso una convenzione attiva (o se le vecchie convenzioni sono state rinnovate anche per quell’anno) la migliore risorsa rimane quella di informarsi direttamente con la banca.

Non c’è il bisogno di fare una ricerca per filiale, visto che si tratta di accordi nazionali, e quindi quando presenti sono validi per tutte le banche che appartengono allo stesso Gruppo e per tutte le loro filiali. Per ottenere questo tipo di informazione, senza doversi recare direttamente e fisicamente alla filiale, si può sempre contattare il Numero Verde, che è sempre presente per quanto riguarda le grandi banche (per le finanziarie può mancare un numero gratuito ma online sono reperibili comunque i contatti telefonici principali).

Anticipo Tfr/Tfs

Un discorso a parte meritano le convenzione legate all’anticipo del Tfr e al mutuo Inps ex Inpdap, sia per la particolarità dei questi due finanziamento che per la platea di chi può accedervi.

Per quanto riguarda l’anticipo del tfr/tfs, le banche convenzionate sono gli istituti di credito che hanno deciso di aderire all’accordo quadro del 2019. In virtù della convenzione tali banche potranno procedere all’anticipo del Tfs ai richiedenti a fronte di un tasso d’interesse notevolmente calmierato rispetto alle banche non aderenti. La lista aggiornata è presente qui

Mutuo Inps ex Inpdap

Infine concludiamo con i mutui agevolati riservati a coloro che hanno i requisiti in quanto iscritti e con regolare contribuzione effettuata al Fondo della Gestione Unitaria ex Inpdap. L’accesso è previsto per se stessi o per i figli, ed è possibile accedervi sia con la finalità acquisto o costruzione che quella di surroga. Il tasso è fisso o variabile e sul sito dell’Inps è presente un tool che permette di effettuare una simulazione sulle condizioni del mutuo con il rapporto rata/reddito impostato all’apposita pagina.