I dipendenti delle ferrovie dello Stato possono contare su un’ampia scelta di prodotti che rientrano genericamente nei prestiti ferrovieri. All’interno di questa grande categoria rientrano:
In queste tipologie troviamo quindi sia i finanziamenti ‘totalmente’ convenzionati che semplicemente beneficiari di tassi più bassi rispetto alle cessioni del quinto dello stipendio per dipendenti (vedi anche Tassi cessione del quinto).
I dipendenti delle ferrovie dello stato possono richiedere con Fercredit l’accesso alla cessione del quinto dello stipendio a tassi molto più bassi rispetto a quelli che possono essere applicati anche per convenzioni o prodotti agevolati. E’ interessante la possibilità di poter fare una simulazione e richiedere il preventivo online. Per poi procedere alla richiesta del finanziamento ci si potrà rivolgere a una delle tante rappresentanze di Fercredit presenti su tutto il territorio nazionale. I contatti per i referenti sono:
Città | Contatto |
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Bari | 080/5925 |
Bologna | 051/6100 |
Firenze | 055/235 – 5594 – 3993 |
Mestre | 041/8777242 |
Milano | 02/637135 – 08 – 28 – 99 |
Napoli | 02/637135 – 08 – 28 – 99 |
Reggio Calabria | 0965/4923 – 21 -18 |
Roma | 06/4410 – 4315 – 2565 |
Verona | 011/19219 – 680 – 699 |
Torino | 045/9273834 |
Le caratteristiche di durata e rapporto rata reddito sono tipiche della cessione del quinto e del doppio quinto: durata tra 24 e 120 rate e max 20% del reddito per il primo e da 24 a 60 rate oltre che max 20% per il secondo. Come requisiti sono richiesti:
Come documenti è richiesto il modulo R258 per la “certificazione stipendiale” oltre i documenti di identità.
La legge sulle richieste dell’anticipo della pensione è molto chiara (vedi anche Prestito pensionistico). Quindi si potrà chiedere una liquidazione di una parte del fondo solo nei seguenti casi, compilando l’apposito modulo reperibile anche sul sito:
A seconda della motivazione verranno applicate trattenute con aliquote differenti, vigenti nel momento della richiesta. Bisogna tener presente però che non si tratta di una forma di prestito, ma di una agevolazione che dovrebbe consentire al richiedente di evitare di indebitarsi per ottenere la liquidità di cui ha bisogno. Infatti le somme non devono essere rimborsate né come quota capitale e né come quota interessi.
Nulla impedisce che si faccia ricorso ad altre forme di prestito personale, specialmente se si ha bisogno di somme modeste, come un piccolo prestito, o altre modalità di accesso al credito al consumo. Se non si desidera seguire l’offerta agevolata specifica, guardando alle proposte delle banche e delle finanziarie, si dovrebbero valutare quelle che almeno affiancano le condizioni applicate a quelle migliori destinate ai dipendenti pubblici e non alle cessioni dei dipendenti privati o dei pensionati.