3000 euro sono un importo che può essere ottenuto attraverso differenti tipologie di prestito: da quello personale a quello finalizzato, dall’apertura di credito in conto corrente alle carte di credito. Ma allora, come orientarsi? La scelta di un prodotto finanziario anziché un altro dovrebbe sempre dipendere dalle proprie esigenze e dall’uso che si intende farne. Vediamo insieme perché.
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Se i 3000 euro ci servono, ad esempio, per acquistare un divano nuovo, una crociera oppure per pagare cure odontoiatriche, la prima soluzione da prendere in considerazione è il prestito finalizzato.
Spesso le grandi catene di negozi, le agenzie viaggio o gli studi dentistici, infatti, offrono alla propria clientela la possibilità di pagare a rate il dovuto grazie alla collaborazione con banche e finanziarie partner. In loco, quindi, sarà possibile richiedere un finanziamento finalizzato di pari importo alla spesa effettuata: l’importo concesso sarà versato dall’istituto di credito direttamente al negoziante/medico. L’acquirente, quindi, usufruirà sin da subito del bene o servizio e rimborserà il dovuto a rate all’istituto di credito.
Con il prestito finalizzato non è raro poter spuntare il tasso zero grazie a periodiche promozioni, ampiamente pubblicizzate negli store aderenti. Inoltre, si tratta di una tipologia di prestito per la quale è sufficiente disporre di un reddito dimostrabile (anche senza busta paga) e prevede una valutazione rapida, al massimo di qualche ora.
Se i 3000€ ci servono per avere disponibilità di contanti, allora occorre valutare se si tratta di un caso straordinario o di un’esigenza che può ripetersi frequentemente nel tempo.
Infatti, nel primo caso ci si potrà indirizzare verso un classico prestito personale, nel secondo caso potrebbe essere più indicato ricorrere ad un fido bancario, una linea di credito ricaricabile o una carta di credito revolving, prodotti che permettono di attingere al plafond messo a disposizione in parte o in toto in qualsiasi momento e di andarlo a ricostituire con i rimborsi in modo tale da poterlo nuovamente riutilizzare al momento del bisogno.
Ovviamente, la comodità di avere in tasca un prestito sempre pronto all’uso si “paga” con un tasso di interesse più alto. Occorre, quindi, prestare sempre molta attenzione, soprattutto alle condizioni delle carte di credito revolving: i tassi elevati potrebbero rendere l’anticipo di contante davvero poco conveniente.
Per farci un’idea di quanto può costare un prestito personale da 3000€ usiamo i calcola rata di alcune note banche e finanziarie. Per poter paragonare efficacemente tra loro le varie simulazioni, selezioniamo sempre la durata di 36 mesi:
(Fonte: siti ufficiali Findomestic, UniCredit, Bper Banca; Data rilevazione: 09/08/2024)
I dipendenti pubblici e statali e i pensionati hanno un’alternativa in più: il Piccolo Prestito.
Si tratta di un finanziamento sotto forma di cessione del quinto che va richiesto e, se concesso, viene erogato direttamente dall’INPS e che prevede un tasso agevolato (TAN 4,25%) a cui aggiungere un’aliquota dello 0,50% per le spese amministrative e un premio fondo rischi che aumenta con l’età anagrafica del richiedente.
Si possono richiedere importi pari a una, due, tre o quattro mensilità nette di stipendio o di pensione, quindi 3000 euro è una somma tranquillamente contemplata. In base all’importo scelto, il rimborso avverrà in 12, 24, 36 o 48 mesi.
Attenzione ai requisiti: oltre a dover essere necessariamente dipendenti pubblici o statali o pensionati, per accedervi è richiesta anche regolare iscrizione alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.
L’apposito calcola rata sul sito INPS permette di effettuare tutte le simulazioni del caso.
(Fonte: sito ufficiale Inps; Data rilevazione: 09/08/2024)