L’avvio di un’attività nuova, specialmente se l’iniziativa parte da soggetti dotati di determinati requisiti, può essere sostenuta tramite l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto. Questi possono essere erogati nella forma di contributo in conto capitale oppure in conto interessi.
Difficilmente si trovano finanziamenti a fondo perduto che coprano il 100% di un determinato tipo di investimento, anche se le percentuali di copertura possono essere piuttosto ampie, arrivando fino al 65% del totale delle spese considerate ammissibili ai fini del finanziamento stesso.
Una delle motivazioni che hanno spinto i governi e la Ue (negli ultimi anni soprattutto quest’ultima) ad erogare finanziamenti a fondo perduto, è stata legata indissolubilmente ai problemi occupazionali. Per cui sono stati riservati dei fondi in modo particolare ai giovani ed alle donne, ma anche ai disoccupati ed ai lavoratori in mobilità, per stimolare l’autoimpiego.
Per raggiungere questo obiettivo in Italia è stato adottato un sistema centrale, con la creazione di Invitalia, e la relativa nascita di comitati che collaborano con le Regioni per l’erogazione di somme provenienti sempre dalla Ue.
La differenza principale sta nel fatto che per Invitalia le richieste non devono innanzitutto sottostare alla partecipazione ad un bando, e la somme sono erogate, in parte a fondo perduto ed in parte con tassi agevolati, arrivando così a coprire il 100% dei finanziamenti considerati “ammissibili”. Invece i bandi Regionali prevedono una copertura che porta generalmente ad un contributo a fondo perduto che arriva al massimo al 50% (per alcune situazioni particolari si può arrivare eccezionalmente anche al 65%) dell’investimento finanziabile. Quindi chi vuole ottenere questo genere di finanziamento deve possedere una somma propria, anche se minima rispetto al totale della spesa.
Le Regioni, come detto, possono prevedere entrambe le forme di finanziamento a fondo perduto, ma a queste si aggiungono anche quelle erogate da particolari enti, che si fanno garanti dell’accesso al credito, ed allo stesso tempo rimborsano una parte (o tutto) il monte interessi, a seconda di quanto previsto dal regolamento del finanziamento stesso.
Il vantaggio anche di queste tipologie di contributo a fondo perduto sta nel fatto che non bisogna attendere l’apertura di un bando e sperare di entrare in graduatoria, ma basta possedere i requisiti minimi richiesti, per vedere la propria domanda soddisfatta.