Quando si tratta di prestiti da ottenere, di facile o di scontato non c’è mai nulla. Ciò nonostante numerose banche, ed anche qualche finanziaria, ha preso l’abitudine di suddividere la propria offerta di finanziamenti, aggiungendo proprio il termine “facile”.
Il che non rappresenta una forma di pubblicità ingannevole, anche se, praticamente mai, la ‘facilità’ riguarda l’iter della richiesta, quanto piuttosto altri aspetti, che a volte si riferiscono in modo più o meno esplicito alla rata, ed altre anche alle modalità di calcolo.
Una scelta condivisa dalle banche che propongono prestiti facili é quella di considerare come possibili finanziamenti quelli di taglia small, ovvero di importo molto vicino, se non del tutto identico, ai prestiti veloci. Infatti in entrambi i casi si tratta di finanziamenti che non richiedono dei tempi di valutazione particolarmente lunghi o complessi, ma ciò non significa che la richiesta fatta venga accettata in modo quasi scontato.
Anche in queste tipologie di finanziamento come documenti saranno sempre richiesti: dichiarazione dei redditi (730 o modello Unico) e busta paga, documenti di identità e codice fiscale, e se necessario anche l’inserimento nella pratica di un eventuale garante.
Una delle difficoltà maggiori riscontrate nelle procedure di rimborso da parte dei debitori, è quella di ricordare le scadenze e gli importi delle rate. Per questo alcune banche e finanziarie (come Unicredit e Compass) hanno scelto di inserire la cosiddetta ‘rata facile’ da ricordare, rappresentata da cifre tonde, con l’arrotondamento dei centesimi.
Questo sistema è spesso collegato a modalità di calcolo di rate di rimborso considerate più facili, come l’applicazione di importi fissi, collegati a determinati range di importi prefissati, che possono dare, erroneamente, la sensazione che il prestito abbia dei tassi di interesse quasi nulli.
Raramente il prestito facile è quello che viene associato a tassi particolarmente vantaggiosi, anche se nella maggior parte dei casi si tratta quasi sempre di tassi promozionali agganciati ai prestiti online.
Il principio di fondo per valutarne la convenienza rimane, indipendentemente dalle varie procedure adottate o pubblicizzate, quello di guardare il Taeg che, oramai anche per legge, deve essere obbligatoriamente comunicato, così da non spingere i consumatori a fare delle scelte errate.